ESPLORANDO L'ENCEFALO: DAL FUNZIONAMENTO CEREBRALE ALLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

ESPLORANDO L'ENCEFALO: DAL FUNZIONAMENTO CEREBRALE ALLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

Nel vasto regno del cervello umano, l'encefalo regna supremo come il centro del pensiero, delle emozioni e dell'apprendimento. È il motore che alimenta il nostro processo cognitivo, permettendoci di assimilare nuove informazioni, memorizzare esperienze passate e adattarci al mondo in continua evoluzione che ci circonda.

CORRELAZIONI TRA FUNZIONAMENTO CEREBRALE E DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

L'encefalo, la parte più grande e complessa del sistema nervoso centrale, è diviso in diverse regioni, ognuna con funzioni specifiche. Tra queste, il cervello si distingue come la sede dell'apprendimento. Le sue strutture, come l'ippocampo e la corteccia cerebrale, lavorano insieme sinergicamente per elaborare e immagazzinare informazioni.

Le difficoltà di apprendimento possono derivare da una serie di fattori, inclusi disordini neurosviluppo come la dislessia, la discalculia e l'ADHD (Disturbo da Deficit dell'Attenzione e Iperattività). Mentre le cause precise di queste condizioni possono variare, la ricerca ha identificato alcune correlazioni tra il funzionamento cerebrale e le difficoltà di apprendimento.

Ad esempio, gli studi hanno dimostrato che individui con dislessia possono presentare anomalie nella regione della corteccia cerebrale deputata al riconoscimento delle parole. Allo stesso modo, perso-ne con ADHD possono mostrare differenze nella struttura e nella funzione di alcune aree cerebrali coinvolte nel controllo dell'attenzione e dell'impulsività. Attraverso lo studio dell'encefalo e delle sue complesse interazioni con l'apprendimento, possiamo sperare di aprire nuove porte alla conoscenza e alla comprensione, offrendo a tutti la possibilità di realizzare il loro pieno potenziale cognitivo.


LE FASI DELLA MATURAZIONE COGNITIVA: 

Le difficoltà di maturazione delle funzioni cognitive nell'encefalo dei bambini possono manifestarsi in diverse fasce di età, con segni che diventano più evidenti man mano che i bambini affrontano compiti più complessi. 

Nei neonati e nei bambini in età prescolare (0-5 anni), possono emergere segni precoci come ritardi nello sviluppo motorio o nel linguaggio, oltre a segnali di disattenzione, iperattività o impulsività. 

Durante l'età scolare (6-12 anni), i problemi cognitivi possono diventare più evidenti mentre i bambini affrontano compiti come la lettura, la scrittura e il calcolo matematico. 

Nell'adolescenza (13-18 anni), le difficoltà cognitive possono riflettersi nei risultati accademici, nell'abilità di pensiero critico e nel funzionamento sociale ed emotivo.

IMPORTANZA DELL'INTERVENTO PRECOCE

È fondamentale intervenire precocemente quando si sospettano difficoltà cognitive nei bambini, poiché durante l'infanzia e l'adolescenza il cervello è altamente plastico e in grado di adattarsi e modificarsi. L'intervento tempestivo massimizza l'efficacia delle terapie, migliora i risultati a lungo termine, facilita il successo accademico e sociale, prevenendo il ritardo nello sviluppo e coinvolgendo attivamente la famiglia nel processo di supporto e terapia.

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